Dopo Rami e Racid, i ragazzi eroi del pullman di Crema, benedetti anche da Matteo Salvini che ha concesso a Rami la cittadinanza italiana, adesso c’è Simone, detto Simoncino, quindici anni, a salire sulla ribalta dei bravi ragazzi.
Durante gli incidenti a Torre Maura, quartiere degradato di Roma, Simoncino è sceso fra i fascisti di Casa Pound dicendogli in faccia la verità.
Ha detti ai nazi che volevano cacciare i rom dal centro di accoglienza che nessuno deve rimanere indietro, nè bianco, nè nero, ne’ zingaro e che Casa Pound era lì per speculare sulla guerra fra poveri “per mettersi in tasca i voti”, che poi alle Europee andranno alla Lega diciamo noi.
Fico, presidente della Camera sempre sensibile verso migranti e minoranze ha dichiarato che la Repubblica è con Simone, e tanto basta per andate a mangiare contenti.
Ma quello che ha detto Simone, lo dovrebbe dire lo stesso Fico,lo stesso Di Maio e pure Salvini, visto che la Repubblica è nata dall’antifascismo.
Invece si sa come vanno le cose: siamo tutti Rami, siamo tutti Simone per un’ora, il tempo del selfie e della scorpacciata dello spettacolo del circo mediatico.
Poi si sa benissimo che Salvini è amico di Casa Pound e Forza Nuova e nemico delle ong e dei centri sociali,che l’antifascismo è considerato una palla al piede per una società così liquida che basta il liquame sparso fra gli emarginati per accendere la miccia.
Meno male che alle manifestazioni dei nazifascisti si contrapporranno oggi e domani quelle dell’Anpi e dei centri sociali.
Per la cronaca gli abitanti di Torre Maura, a detta di cronisti romani informati, avevano votato Marino e poi Cinque stelle…..
Chi semina odio raccoglie consensi nell’Italia della nostalgia della camicia nera, per raccogliere tempesta il tempo è lungo.
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