Ogni tanto rispunta la pista anarchica, un classico dell’orrenda carneficina perpetrata nella storia contro l’antagonismo dell’anarchia e  del comunismo libertario ( do you remember Piazza Fontana?)

L’ultima chicca è quella che vede la regia degli anarchici dietro le rivolte dei Cie.

Un piano insurrezionale contro i poteri dello stato che sembra un cartone animato.

Gli anarchici torinesi si radunavano fuori dai Cie, poi lanciavano palline da tennis agli immigrati con le racchette: dentro vi erano pizzini di rivolta, accendini per dare fuoco alle strutture, piani di fuga da film di genere!

La Digos di Torino e la magistratura  ( ognuno fa il suo mestiere),dopo snervanti indagini hanno individuato 6 persone che avrebbero istigato i migranti a dare fuoco ai centri di detenzione nell’ottobre del 2017 e  nell’ottobre 2018.

L’accusa precisa come una lama di rasoio è quella di “associazione sovversiva  idonea i influire sulle politiche di immigrazione”. ( nuova, ma suona bene).

Insomma dopo la manifestazione di sabato a Torino con scontri anche duri fra polizia e galassia anarchica i gilet gialli di Di Maio e Di Battista, tutta gente, guarda caso di estrema destra  nazional – socialista, hanno  lasciato il posto alla sovversione degli incappucciati che dall’Asilo volevano sovvertire lo stato democratico.

E se Macron solidarizzasse con gli anarchici, tanto per fare ancora più teatro?

Se non avessimo una venerazione per Pino Pinelli, ( non si può dare le perle ai porci di questa opinione pubblica nazional – razzista), porteremmo il viso mite, buono,profondo di Pino in piazza, confrontandolo con la plastica facciale dei governanti di oggi che nel loro dna hanno l’anticomunismo più becero.

La notizia dell’attentato alla legalità da parte sovversiva cela l’attentato alla legalità del caso Diciotti,offusca il fatto che migliaia di giovani in tutta Europa non accettano di stare nelle riserve indiane di una terrificante pace sociale fatta di sfruttamento, violenza,menzogna ( in attesa del reddito di cittadinanza.. in Italia)

Se ribellarsi è giusto dietro la tastiera della Casaleggio associati, tutto bene, fa parte dello spettacolo. Se qualcuno oltre la faccia  ci mette pure il cuore iniziano i problemi, seri.

Quelli del “liberi e uguali” che non è un cartello elettorale, ma la massima aspirazione del socialismo e dell’anarchia.

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