Non so se sia vero quello che scrivono i giornali o i network ( oggi bisogna verificare anche se si è desti e dormienti), ma sembra che i parlamentari cinque stelle, riuniti per festeggiare i sei mesi di governo, siano stati immortalati mentre in discoteca facevano il trenino.
Il surrogato natalizio dell’alta velocità della nuova casta è però contraddetto dalla trattativa in corso con Bruxelles per ricucire lo strappo del 2,4 per cento annunciato in modo ducesco dal balcone da di Maio il 27 settembre.
Ora si parla del 2,04 per cento, così che la manovra del popolo è diventata una barzelletta da raccontare agli zii durante il Cenone di Natale.
Della flat tax non è rimasto niente, sulla quota cento si sta trattando per mandare almeno 300. 000 persone in pensione a 62 anni +38 di contributi il 1° gennaio 2019, il reddito di cittadinanza sta finendo in vacca perchè ormai la platea dei beneficiari è cosi ristretta che alla fine, e purtroppo, risulterà l’ennesimo tentativo di stemperare la tensione sociale fra le fasce più bisognose, onde evitare gillet sporchi di salsa di pomodoro.
L’Europa non fa sconti, le balle raccontate dai governanti per mantenere il consenso ci sono già costate miliardi,mancano 4,5 miliardi di tagli sulla revisione della Legge Fornero.
Macron in televisione ha dichiarato ” ho fatto una cavolata”. Avere mai sentito un politico italiano, mettiamo da Berlusconi in poi,fare una simile affermazione?
Eppure Macron non è Nelson Mandela,mentre Salvini sembra avvicinarsi al clone di Trump con il passo dell’oca fascista.
La novità è che la base penta leghista è ben conscia della situazione e comincia a rumoreggiare.Meno male che i babbi natale della manovra del popolo hanno eliminato il problema dell’accoglienza, qualcosa hanno fatto.
Se è solo questo, l’augurare buone feste a questi impostori è come dare le perle ai porci.
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