Domenica a Parigi sessanta capi di stato celebreranno la fine della grande guerra del 1914 – 1918 che fu definita, come ricorda Antonio Polito sul Corriere della Sera, ” un’inutile strage” da BenedettoXV.

Ci saranno Trump, Putin, Merkel, Macron,Conte e tutti quelli che oggi si contendono la guerra dei mercati, della finanza, del lavoro a cottimo, dello sfruttamento e del razzismo.

“La pace per far quello che voi volete” fu il grido di battaglia per tutti quelli che alla guerra imperialista contrapponevano la guerra civile; per chi è stato comunista o vorrebbe ancora esserlo, il tramutare la guerra delle nazioni in guerra di classe era l’obiettivo leninista per eccellenza.

Inutile quindi, quando si parla di pace far finta che la pace sia priva di contraddizioni ( le guerre locali ad esempio), come fosse fuori dall’Universo mondo.

Secondo me, ma non solo, negare la guerra, vuol dire dichiarare guerra allo sfruttamento e alle ingiustizie.

Così è stato, così sempre sarà per chi non accetta il migliore dei mondi possibili.

Il ponziopilatismo omertoso di chi amando la pace universale detesta profondamente il  prossimo, il confinante, un ‘altra etnia, è retorica omicida.

Ben venga dunque la celebrazione di Parigi, venga ricordata soprattutto ai nazionalisti e ai fascisti di oggi, sia esempio per l’accoglienza di altri popoli e di altre culture.

Ma te lo vedi Trump celebrare la pace dopo le sanzioni all’Iran e i deliri anti immigrazione?

Oppure i vari capi di stato che parlano di pace producendo armi da guerra infernali piuttosto che distribuire salute e benessere ai popoli dell’Africa?

Il tema della pace e della guerra sono la stessa cosa, e la seconda guerra mondiale contro il Male assoluto fu la guerra giusta, mentre la prima rimarrà la guerra dell’Imperialismo e della borghesia reazionaria,( tiro acqua al titolo del mio libro libro che giustamente può fa discutere, un pochino), ma mi sembra di scrivere cose sensate.

Troppo ideologico? Ma la sinistra non era per la guerra civile?

14 novembre, ore 19, presentazione di questo libro: Arcibellezza Milano.

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