Sarà capitato anche a voi…di vedere alla 7 una manifestazione di neo nazisti in Germania.
Al grido ” liberi, sociali, nazionali”, lo stesso dei nazi Anni Venti, in Sassonia hanno sfilato per le vie della città ostentando magliette e cimeli che richiamano il Terzo Reich.
La liberale signora Merkel viene sbeffeggiata con epiteti che fanno di Berlusconi un signore d’altri tempi ( la chiamò culona), la rabbia e il rancore palesato verso gli immigrati hanno messo paura persino al leghista Borghi che guardava il filmato in studio insieme agli ospiti.
I nazi di Afd,( Alternativa per la Germania) che hanno rubato milioni di elettori alla Cdu Bavarese, insieme all’Npd, il partito dichiaratamente nazista, sono camerati che non disdegnano certamente Orban, ma il loro idolo è Matteo Salvini, La lega e il governo italiano di Von Pappen ( Conte)
Lo dichiaravano candidamente nel filmato dicendo che noi eravamo fortunati “perchè finalmente abbiamo un esecutivo che sta mettendo le cose a posto in fatto di emigrazione”.
Insomma SALVINI ha preso il posto della Le Pen nell’internazionale nera, quasi davvero fosse un nuovo Mussolini.
In Italia invece è ancora considerato un ragazzo che ha imparato velocemente l’uso dei media, che fa battute tanto per prendere voti, che in fondo non crede molto a quello che fa.Ma soprattutto che ritornerà a formare un centrodestra a trazione social – fascista con Berlusconi e Meloni.
Sarà anche così ma quando senti che in Germania e Austria, nazioni ricche, il rancore, la frustrazione, l’odio si abbattono non contro solo i comunisti e i nuovi paria ( emigrati in genere, gay,donne, progressisti), ma contro i liberali ti accorgi che l’Europa è cambiata, è tornata indietro con parole d’ordine che hanno portato e che portano sangue, violenza e infine morte.
Nel bel Paese, invece, si fa finta di niente, e si aspetta che il governo stacchi qualche assegno per tener buona la plebe infuriata.
Se questo non è fascismo corporativo e militante ci manca poco.
Della crisi della sinistra mi sono rotto le scatole di parlarne ( fino al prossimo articolo).
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