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“Ma la parola Einsatz racchiudeva anche una particolare sfumatura, che richiamava un che di cavalleresco,una sfida da raccogliere.
Le squadre venivano reclutate dal Sicherheitsdienst di Heydrich (l’Sd ovvero servizio di sicurezza) ed erano perfettamente al corrente che il loro mandato era molto ampio.
Il loro comandante supremo sei settimane prima aveva detto al generale William Keitel che “ nel governo Generale della Polonia, ci sarà inevitabilmente una lotta tenace per la sopravvivenza nazionale che non consentirà alcuna remora di ordine legale”.I sodati dell’Einsatz sapevano che nella pomposa retorica dei loro capi, la lotta per la sopravvivenza nazionale significava guerra razziale, così come Einsatz, nonostante le sue implicazioni cavalleresche, significava la canna infuocata di un fucile”
Thomas Keneally La lista di Schindler,Milano,2010, pag.46.
Ognuna di queste forze speciali era suddivisa in quattro Einsatzkommandos di cento, centocinquanta uomini ciascuno.
Insieme alle SS, alla polizia ordinaria, e alle teste di morto qualcosa come ventimila uomini.
Qui come abbiamo già citato si distingueva Reinhard Heidrych, la “Bestia Bionda”, un ex ufficiale di marina, alto, con la faccia cavallina, un eterno sogghigno. Costui era famoso per la sua pignoleria, schedava praticamente tutto
Soprattutto i nemici del partito.
E la Bestia Bionda diventò un grandissimo stratega del terrore, tanto che Hitler stravedeva per quel giovanotto pieno di belle speranze.
In una nota informativa consegnata ai responsabili degli Einsatzgruppen Heydrich dava le direttive sulla “ questione ebraica nei territori occupati”
Nel breve periodo, scriveva la Bestia Bionda “ i territori della Polonia dovevano essere epurati dagli ebrei, che andavano deportati a Est, mentre nel resto del paese gli ebrei dovevano essere concentrati nei ghetti di città dotate di buoni collegamenti ferroviari”.
C’era una spiegazione razionale allo sterminio in atto contro la popolazione polacca?
Sì e no. Una signora inglese, che si trovava nella cittadina di Bydgoszcz, vide che le prime vittime della campagna furono numerosi boy – scout, dai dodici ai sedici anni, che vennero allineati contro il muro della piazza del mercato e fucilati. Secondo la signora non fu data nessuna spiegazione. Spararono anche ad un sacerdote devoto, soccorso a somministrare l’estrema unzione.

Contro questa armata la Polonia poteva allineare dalle 40 alle 60 divisioni, se fosse stato possibile mobilitare tutte le truppe entro il primo settembre,ma i polacchi si fecero trovare completamente impreparati dal Blitzkrieg tedesco.
Pronte per la battaglia, infatti, vi erano solo 2 divisioni di fanteria e otto brigate di cavalleria.
L’armata polacca, dovendo difendere un territorio di circa 400.000 km2 di superficie, senza frontiere naturali, spendeva il 40 per cento del suo bilancio in spese militari.
Solo che il sistema di difesa era antiquato,ancora nelle condizioni della prima guerra mondiale.
Allo scoppio delle ostilità si capì subito che la guerra contro la Polonia sarebbe durata poco da parte tedesca.
E la sera del primo settembre in pratica l’aviazione polacca non esisteva più.
Il giorno 3 settembre, giorno in cui Francia e Inghilterra dichiararono guerra alla Germania la quarta armata proveniente dalla Pomerania aveva già preso contatto con la terza che avanzava dalla Prussia orientale, che aveva tagliato il corridoio polacco di Danzica.
Il successo dell’invasione era assicurato anche dalla supponenza dei comandi polacchi che avevano fatto di tutto per perdere la guerra.
Non avevano un piano adeguatamente difensivo, nella loro scellerata sicumera avevano previsto di attaccare la Germania e farne un boccone. Ben presto si dovettero ricredere.
Dalle montagne ceche le autoblinde del generale List si diressero a media velocità in direzione di Cracovia, al centro il generale Von Reichenau guidò anch’egli una massa considerevoli di mezzi corazz

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Nelle retrovie delle cinque armate della Wehrmacht che avevano invaso il paese entrarono in azione altrettanti Einsatzgruppen, organizzati da He fydrich.
Il termine, secondo una traduzione abbastanza precisa,significava “Gruppi d’azione”.

“Ma la parola Einsatz racchiudeva anche una particolare sfumatura, che richiamava un che di cavalleresco,una sfida da raccogliere.
Le squadre venivano reclutate dal Sicherheitsdienst di Heydrich (l’Sd ovvero servizio di sicurezza) ed erano perfettamente al corrente che il loro mandato era molto ampio.
Il loro comandante supremo sei settimane prima aveva detto al generale William Keitel che “ nel governo Generale della Polonia, ci sarà inevitabilmente una lotta tenace per la sopravvivenza nazionale che non consentirà alcuna remora di ordine legale”.I sodati dell’Einsatz sapevano che nella pomposa retorica dei loro capi, la lotta per la sopravvivenza nazionale significava guerra razziale, così come Einsatz, nonostante le sue implicazioni cavalleresche, significava la canna infuocata di un fucile”
Thomas Keneally La lista di Schindler,Milano,2010, pag.46.
Ognuna di queste forze speciali era suddivisa in quattro Einsatzkommandos di cento, centocinquanta uomini ciascuno.
Insieme alle SS, alla polizia ordinaria, e alle teste di morto qualcosa come ventimila uomini.
Qui come abbiamo già citato si distingueva Reinhard Heidrych, la “Bestia Bionda”, un ex ufficiale di marina, alto, con la faccia cavallina, un eterno sogghigno. Costui era famoso per la sua pignoleria, schedava praticamente tutto
Soprattutto i nemici del partito.
E la Bestia Bionda diventò un grandissimo stratega del terrore, tanto che Hitler stravedeva per quel giovanotto pieno di belle speranze.
In una nota informativa consegnata ai responsabili degli Einsatzgruppen Heydrich dava le direttive sulla “ questione ebraica nei territori occupati”
Nel breve periodo, scriveva la Bestia Bionda “ i territori della Polonia dovevano essere epurati dagli ebrei, che andavano deportati a Est, mentre nel resto del paese gli ebrei dovevano essere concentrati nei ghetti di città dotate di buoni collegamenti ferroviari”.
C’era una spiegazione razionale allo sterminio in atto contro la popolazione polacca?
Sì e no. Una signora inglese, che si trovava nella cittadina di Bydgoszcz, vide che le prime vittime della campagna furono numerosi boy – scout, dai dodici ai sedici anni, che vennero allineati contro il muro della piazza del mercato e fucilati. Secondo la signora non fu data nessuna spiegazione. Spararono anche ad un sacerdote devoto, soccorso a somministrare l’estrema unzione.

Contro questa armata la Polonia poteva allineare dalle 40 alle 60 divisioni, se fosse stato possibile mobilitare tutte le truppe entro il primo settembre,ma i polacchi si fecero trovare completamente impreparati dal Blitzkrieg tedesco.
Pronte per la battaglia, infatti, vi erano solo 2 divisioni di fanteria e otto brigate di cavalleria.
L’armata polacca, dovendo difendere un territorio di circa 400.000 km2 di superficie, senza frontiere naturali, spendeva il 40 per cento del suo bilancio in spese militari.
Solo che il sistema di difesa era antiquato,ancora nelle condizioni della prima guerra mondiale.
Allo scoppio delle ostilità si capì subito che la guerra contro la Polonia sarebbe durata poco da parte tedesca.
E la sera del primo settembre in pratica l’aviazione polacca non esisteva più.
Il giorno 3 settembre, giorno in cui Francia e Inghilterra dichiararono guerra alla Germania la quarta armata proveniente dalla Pomerania aveva già preso contatto con la terza che avanzava dalla Prussia orientale, che aveva tagliato il corridoio polacco di Danzica.
Il successo dell’invasione era assicurato anche dalla supponenza dei comandi polacchi che avevano fatto di tutto per perdere la guerra.
Non avevano un piano adeguatamente difensivo, nella loro scellerata sicumera avevano previsto di attaccare la Germania e farne un boccone. Ben presto si dovettero ricredere.
Dalle montagne ceche le autoblinde del generale List si diressero a media velocità in direzione di Cracovia, al centro il generale Von Reichenau guidò anch’egli una massa considerevoli di mezzi corazzati.

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