E ‘ una settima particolare questa.

Dopo il ritorno della salma di Re Sciaboletta,( era così basso di statura che gli dovettero accorciare la spada che toccava terra), Vittorio Emanuele III, con volo di stato, ieri è tornato pure quello che è stato giudicato come l’esecutore materiale della strage di Piazza della Loggia, nel maggio del 1974.

Che ci sia un nesso fra le due cose non è frutto del libero arbitrio antifascista.

Il re fascista che diede a Mussolini l’incarico di governo dopo la Marcia su Roma, che fece orecchie da mercante sul delitto Matteotti, che salutò la strage di etiopi ed eritrei come conquista dell’Italia imperiale, che firmò le leggi razziali contro gli ebrei,che scappò con il malloppo dopo l’8 settembre, è un maestro del fascismo istituzionale.

 E pur non essendo un Re del fascismo, ma un semplice manovale criminale della reazione,   è rientrato ieri, sempre dal Portogallo,( dove era fuggito dopo la sentenza di secondo grado), il nazifascista Maurizio Tramonte, autore della strage della Loggia nel 1974 a Brescia.

Costui verrà a scontare finalmente l’ergastolo in Italia dopo la condanna del 21 giugno della Cassazione,( insieme a Carlo Maria Maggi, 80 anni, medico, già Ordine Nuovo, mandante, che per motivi di salute sconterà la pena a casa sua).

La carneficina di quell’anno, diede il via, in pratica alla militarizzazione di una certa parte del movimento contro i fascisti,.

Dire che ” è una delle tante pagine nere della storia’ d’Italia, è purtroppo retorico. Tutte le stragi fasciste  hanno avuto mandanti coi guanti bianchi.

Per arrivare agli autori materiali ci sono voluti  44 anni; i mandanti erano funzionari di stato che hanno depistato e occultato le prove.

Il fascista Tramonte fu protetto dai servizi segreti,anzi era uno di loro, che avevano già protetto, cullato, coccolato gli autori della strage di Piazza Fontana e delle altre carneficine fasciste.

L’attacco stragista, fu il più grave d’Europa,  contro una manifestazione operaia.

La ferocia fascista e anticomunista del ventennio, con le coperture di Re Vittorio Emanuele III, si saldò a meraviglia con gli attentati degli anni settanta,con le coperture e le simpatie di pezzi dello stato che volevano colpire i rossi.

Non è un caso che Silvio Berlusconi scherzi su ” Mussolini dittatore”.

Una parte dello stato italiano in alcune sue componenti, ha sempre avuto un occhio di riguardo, nel proteggere i nazifascisti, nello sputare sul 25 aprile, nell’indicare nei movimenti degli anni settanta e oggi nei centri sociali i fautori della violenza.

Sono menzogne, accurate calunnie contro l’antifascismo,che ha sempre rivendicato il diritto all’autodifesa democratica,visto che alcuni apparati statali latitano nel difendere la Costituzione dal fascismo.

E che Roberto Fiore,capo miliardario di Forza Nuova, provenga da Terza posizione, di cui era capo, non è una novità.

Terza posizione, tanto per essere chiari, teorizzava l’eliminazione fisica dei militanti comunisti e dei democratici sul finire degli Anni Settanta.

Fiore che fu condannato a cinque anni e mezzo per banda armata e associazione sovversiva nel 1980, rimase impunito.

Fuggì in Inghilterra ,dove fece i quattrini, non si sa come.

Fiore era  amico di Gaetano Adinolfi, ideologo di Casa Pound, che militava con lui in Terza posizione.

L’organizzazione  allevò gente come Fioravanti, Mambro, stragisti di professione e vocazione. ( vedi Stazione Bologna).

Quello che oggi viene sminuito come gruppo di ragazzotti alla ricerca di notorietà nera è in realtà l’ultima traccia visibile del fascismo criminale.

In via di espansione democratica.

Ma oggi chi protegge indirettamente e culturalmente  questa gentaglia?

Sono i soliti noti: borghesi anticomunisti ( Berlusconi in primis), leghisti razzisti,destra radicale parlamentare,manovalanza mafiosa,organizzazioni nazifasciste internazionali.

Buon Natale.