Ve bene che Fabio Fazio, conduttore di “Che tempo che fa”, doveva resistere all’attacco di Giletti su la 7: lo share è una guerra santa.

Ma la scelta di invitare, domenica scorsa, Silvio Berlusconi per un’intervista sulla sua ridiscesa in campo è stata un rimedio peggiore del male.

Timoroso di cadere nella trappola dell’antiberlusconismo, forse, il conduttore, una volta collocato nell’area progressista di Rai 3, ha condotto una pessima e servile intervista, una pagina squallida di televisione.

 

Non solo perchè Berlusconi ha dichiarato in un monologo senza contraddittorio le solite falsità sui suoi governi, ma perchè Fazio non ha battuto ciglio quando Berlusconi ha menzionato Dell’Utri, come uomo eccezionale, un padre di famiglia, cattolico, bibliofilo,un povero detenuto politico…

Ora uno può avere la faccia di tolla che vuole, può ritornare a fare politica anche a cent’anni, può anche considerarsi immortale, ma tessere, senza la benchè minima replica, gli elogi di  Dell’Utri, condannato definitivamente per i suoi rapporti con la mafia, è troppo. ( anche se oggi dire troppo per certe schifezze è forse inutile).

Berlusconi è libero di credere Dell’Utri innocente, nel contempo è libero di stimare il comandante generale dei carabinieri quale futuro presidente del Consiglio, ma non è libero di essere reticente in termini politici sulla mafia, di sminuire il lavoro e la dedizione di migliaia di cittadini che lottano contro la criminalità mafiosa,  ignorando la sentenza dei giudici che ha condannato il Bel Marcello alla detenzione.

Tutto ciò non in  una televisione targata Biscione, ma sulla rete pubblica.

La paura di fare dell’antiberlusconismo avvantaggiando Berlusconi, sembra la paura di chi sostiene che più denunci le malefatte più aumenti i malfattori.

Cosa vuol dire? Che non devi dire le cose come stanno solo perchè favorisci chi mente sapendo di mentire, cioè chi è in buona fede, come nel caso di Silvione padre nostro.

Che Scalfari dica che preferisce Berlusconi a Di Maio non mi interessa, ma Berlusconi, miliardario vittimista, se proprio ci tiene,  si pronunci sulla revisione del processo, se  ritiene Dell’Utri innocente.

E Fabio Fazio recuperi lo share su Giletti cercando, se può, di non scambiare il servizio pubblico per il lavoro dei servi, dei servi, dei, servi, dei servi, dei servi…