Ieri sera a Roma in Piazza del Popolo i nazi – fascisti di Forza Nuova sono scesi in campo, per dirla alla Silvio, contro il governo Conte.

E’ l’ultima, in ordine di tempo, delle proteste violente dopo il varo dei provvedimenti di contenimento della pandemia.

Il dpcm dell’esecutivo, il quasi lockdown con chiusura di bar, ristoranti alle 18, con stop a palestre, piscine, cinema, teatri ha fatto esplodere proteste in tutta Italia da parte di gestori, impiegati, maestranze, tecnici, operai del settore e via dicendo,

Prima Napoli, poi Roma, poi Torino, poi Milano, Trieste hanno visto incidenti fra centinaia di ultras e forze dell’ordine.

Ma le manifestazioni contro non è vero che siano state tutte violente.

Sono state drammatiche per frustrazione, tensione, stress, delusione, stanchezza da emergenza pandemica ed economica.

Chi ha cercato lo scontro è stato soprattutto il fascistume che da vent’anni impera nelle curve degli stadi.

Però sono bastati i primi quattro petardi a Napoli, un città in emergenza sociale dal dopoguerra, per far strillare ai Lukaschenko di casa nostra, Minniti in primis, la parola Eversione come fossimo tornati agli anni dello stragismo e della lotta armata.

Si vede che i perbenisti di casa nostra non ricordano quello che è successo e succede a Parigi, Londra, Berlino,Praga nelle manifestazioni contro il lockdown, oppure quello che succede ogni giorno negli Stati Uniti fra negazionisti bianchi filo trumpiani e il movimento afro – americano e dell’Antifa del movimento.

C’è già la solita manovalanza informativa che ha messo in cantiere la teoria degli opposti estremismi, pronti a cavalcare il malessere sociale inevitabile del ritorno della pandemia, dicendo che la situazione è fuori controllo.

Vero che fuori controllo sono i provvedimenti, il caos fra Regioni, stato, sindaci, governo: il fatto che De Magistris voleva partecipare alla manifestazione di ieri a Napoli contro De Luca è emblematico.

Gli osservatori più attenti poi hanno scoperto che alla notte dei fuochi di Milano erano presenti giovani di seconda generazione figli di immigrati…

E poi i casseurs, gli emarginati, i drop – out, i saccheggiatori, gli scappati di casa, gli avventuristi, etc ci sono in tutte le guerriglie urbane della società liquida, inutile praticare distinguo da sociologia anni settanta.

La bomba sociale, con il ritorno della pandemia, era prevista, l’autunno caldo era messo da mesi nei palinsesti Tv e network.

Nuovi brigatisti in potenza, ( Cobas, centri sociali comunisti, anarchici,…) si stanno unendo a nazisti ben dichiarati, ( Casa Pound e Forza Nuova): la forte tranquillità della repressione potrà spegnere l’incendio?

Demenziale.

Il malessere sociale è lì, basta subirlo e toccarlo, e poi ci sono gli infiltrati, i provocatori, i fascisti, la criminalità organizzata…

E’ dalla Rivolta dei Ciompi, storicamente, che il calderone di una piazza in tempi cupi ingloba tutte le pulsioni e tensioni….

(Che l’ estrema destra fascio – leghista, che fino a ieri ha incitato all’odio contro i migranti amoreggiando con i nazi fascisti, ora faccia appello alla moderazione è un tentativo di mettersi al riparo della messa al bando della decenza costituzionale).

Il disagio c’è ,chi era già disperato e socialmente fragile ( i proletari di una volta) è annientato: il realismo politico di sinistra deve passare da questo.

Se no si lascia la piazza alla destra fascista.

E questa volta ci vuole un reddito di emergenza universale, per sopravvivere….

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