Il 16 aprile a S. Vittore si è celebrato il 25 aprile con la la lettura di alcuni articoli della Costituzione da parte delle detenute e dei detenuti nell’ambito della scuola del carcere.

Dire che il momento è stato emozionante è poco.

Ragazze e ragazzi extracomunitari e comunitari hanno letto con grande partecipazione le parole di partigiani poi fucilati dai nazi – fascisti.

Altro che Salvini e la sua codardia nel misurarsi con la guerra di liberazione, altro che il 25 aprile festa solo dei comunisti, altro che la violenza della reazione fascista ogni volta che si parla di diritti dei migranti, delle donne, dei detenuti.

La Costituzione come patrimonio comune vive più fra i dannati della terra, che fra il perbenismo della mediocrità del pensiero dominante.

Scrisse PIETRO CALAMANDREI:

se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle campagne dovo caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì col pensiero perchè lì è nata la nostra costituzione.

 

Poi nella rotonda del carcere il coro dei detenuti ha cantato BELLA CIAO.

Mi sembra tanto, mi sembra tutto.

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