Mauro Corona, “artista alpestre”, ha rivendicato pubblicamente che se avesse catturato i tre giovani che hanno tentato di distruggergli la casa li avrebbe pure accoppati.

Una reazione legittima che avrebbe ognuno di noi se a casa sua entrassero male intenzionati ubriachi, modello arancia meccanica.

La legittima difesa dalla violenza che avviene fra le tue mura che ” umilia “, al di là di tutto, il malcapitato,è cosa comune.

Subire un furto, una truffa, una violenza è sempre umiliante.

Quando poi avviene  dove hai riposto lavoro e  speranze, è quasi una tragedia.

Peccato che se la rivendicazione alla vendetta contro i barbari l’avesse proferita un personaggio di destra, la sinistra perbenista alla Michele Serra lo avrebbe bollato come fascista, machista, giustiziere della notte.

Questo dice molto sul perchè la sinistra ha poco appeal nelle classi popolari.

E’ vero che sulla sicurezza, sciacalli di estrema destra in auto blu, speculano sul dramma delle periferie alle prese con la microcriminalità.

Ma trovare logiche giustificative a Corona, che voleva farsi giustizia da sè, e condannare   chi usa il fucile per difendersi dai ladri non è proprio il meglio che si possa fare come educazione formale alla democrazia.

Quelli che Corona definisce nichilisti del terzo millennio ci sono dappertutto.

Balordi che spaccano con il gusto di spaccare, che violentano per il gusto di violentare che rapinano per sentirsi uomini veri in mezzo allo squallore del dolce godere di quel qualcosa in più che hai, sono elementi strutturali della guerra di tutti contro tutti fin da Caino e Abele.

E’ strano che il fucile di Salvini ricordi J.Wayne e l’accetta di Corona la legge giusta dei Mohicani che difendono il loro territorio.

Soluzioni non ce ne sono.

La legge, a cui tutti si appellano, è inadeguata a correggere le normali aberrazioni dell’anima.

L’importante è che capiti agli altri e non a te.