Con quella faccia un po’ così il ministro degli interni italiano può permettersi di tutto.

Non solo di andare a Modena a gridare ” zecche dei centri sociali” a chi lo fischia ( è un Ministro della Repubblica, ma ammicca al daspo da stadio).

Non solo di criticare la magistratura quando applica il diritto alla protezione umanitaria, ma si vanta di essere amico di un Orban che con la tradizione liberale c’entra come il cavolo a merenda.

Forte del sostegno populista e popolare che lo danno nei sondaggi sopra il 30 per cento incassa il siluramento di Siri, incompatibile con  il 25 aprile di Corleone contro la mafia, e si accorda con Viktor Orban per mettere al sicuro i confini dell’Europa.

Il giro in elicottero  da parte dei leader nei cieli magiari per osservare i 175 chilometri di filo spinato   è come quello dei generali nazisti prima dell’invasione della Polonia.

Tutto teatro d’accordo, tutto avanspettacolo,ma la posta in gioco non è lo spazio vitale a Est, ma il potere del vitalizio del prima gli italiani anche a Ovest.

L’operazione para nazista di Salvini e Orban, di fatto fondatori di una democrazia illiberale, ( ossimoro tremendo), nel nome della cristianità passerà alla storia come l’atto finale di una gigantesca menzogna.

La salvezza dell’Europa dei valori cristiani dall’invasione del fondamentalismo musulmano e del capitale giudeo, in nome dello spiritualismo anti illuminista, è l’emergenza culturale e politica dell’Europa del Terzo Millennio a Est secondo i  nuovi filosofi della destra radicale.

Per i negri ci sono i porti chiusi del Mediterraneo.

Il delirio di onnipotenza degli uomini forti coi deboli, che in casa loro non disdegnano le destre fasciste,  è la parodia vivente e grottesca della lugubre storia dell’intolleranza e della violenza contro la diversità culturale, antropologica e religiosa.

Un fatto schifoso per l’Europa che piange su Notre dame, ma poi vende armi italiane e francesi all’Arabia Saudita che bombarda lo Yemen e i suoi bambini.

“Salvini è l’uomo forte che ci vuole per l’Europa”, dice Orban.

Marie Le Pen e Alternativa per la Germania, ( quei cari post nazisti che nei Lander regionali escono dall’aula quando si parla di Shoa), sono pronti a unirsi contro le liberal democrazie europee cercando di spostare i voti dei centristi del partito Popolare.

E pensare che fu proprio l’Ungheria nel 1989 ad aprire i confini ai tedeschi che volevano fuggire dal comunismo della Germania dell’Est.

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6 giugno 2019, lo sbarco

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